Monastero nelle campagne di Lubriano

Un antico monastero si staglia nelle verdi campagne di Lubriano. Con questa immagine suggestiva salutiamo il 2022 e ci prepariamo all'arrivo dell'anno nuovo... Buon fine anno a tutti!

La colline della Tuscia da Grotte di Santo Stefano

La bellezza delle colline della Tuscia fra Grotte di Santo Stefano e Roccalvecce.

Auguri dalle Terre dei Sogni!

Auguri di Buon Natale 2022 dalle Terre dei Sogni, precisamente dalla splendida località Capraccia di Bagnoregio!

Roccalvecce nel Solstizio d'inverno

Il piccolo borgo medievale di Roccalvecce, immerso nell'incanto della vegetazione, "al confine" fra autunno e inverno, nel momento cioè del Solstizio.

 

Il borgo di Capodimonte dal porticciolo

Uno scorcio del borgo di Capodimonte dal porticciolo. Si tratta oggi di un paesino di villeggiatura, un tempo amato dai Farnese, di cui nell'immagine si vede la rocca. E' custode di misteri e leggende, come quella de "La Bella e la Bestia"...

I gioielli di Via Nino Bixio

Un bellissimo casale affacciato sulla solitaria Via Nino Bixio, che collega Bagnoregio alla SR71 e dunque al lago, attraversando una campagna incontaminata.

Casale turrito nei pressi dell'Ombrone

La Tuscia è un immenso "museo a cielo aperto" e anche intorno alla Strada dell'Ombrone - che corre non lontana dall'antica Via Ferentiensis, a nord di Viterbo, in direzione di Ferento e Grotte di Santo Stefano - si trovano diversi edifici storici in abbandono.

Nel "Borgo di Pinocchio"

Uno scorcio del suggestivo "Borgo di Pinocchio" a Farnese, dovuto al fatto che proprio qui venne girato il film televisivo a puntate di Luigi Comencini dedicato alla fiaba di Collodi.

Il paesaggio del Monumento Naturale Balze di Seppie

La bellezza strepitosa del panorama dal Monumento Naturale Balze di Seppie (Lubriano). Questo incredibile belvedere si trova all'interno di un'ottima azienda casearia locale, che vende i propri prodotti direttamente in loco. Un motivo in più per andarci!

Memorie rurali nei pressi di Celleno

Fra Celleno, Roccalvecce e Grotte di Santo Stefano si estende un'ampia zona collinare di grande fascino evocativo, ancora perfettamente messa a coltura ma quasi del tutto disabitata.

Fra querce, prati e casali, sui colli di Lubriano

E' bello passeggiare sulle colline dell'entroterra di Lubriano, fra prati, querce e vecchi casali in pietra.

Il Dio Pan a Soriano nel Cimino

Un particolare raffigurante il Dio Pan nella famosa Fontana Papacqua del Palazzo Chigi-Albani a Soriano nel Cimino.

Poesia rurale

La poesia della campagna fra Roccalvecce e Grotte Santo Stefano. 

Nebbie sulle colline umbre, fra Amerini e Martani

Le nebbie ricoprono le colline dell'entroterra umbro, viste dalla cima del Monte Croce di Serra (994 m. s.l.m.), massima elevazione dei Monti Amerini.

Fra montagne e colline, nell'entroterra bagnorese

Un'atmosfera ovattata sulle colline della Teverina Laziale, presso Bagnoregio (dalla SP130).

Canale Nuovo nel paesaggio

Una veduta in lontananza della tranquilla borgata rurale di Canale Nuovo, frazione di Orvieto.

Scorcio fiabesco da San Michele in Teverina

Uno scorcio fiabesco dal belvedere di San Michele in Teverina. Sullo sfondo, la Torre del Sole o di Santa Caterina.

Tenaglie in un mare di nebbia

Un suggestivo scorcio da Montecchio, con la frazione Tenaglie velata dalla nebbia e le rovine del Monastero di Sant'Andrea illuminate da un timido raggio di sole.

Scorcio da Pian di Giorgio

Antichi casali e allevamenti e coltivi, lungo la Via Teverina alle porte di Viterbo. Sullo sfondo dello scorcio - fotografato dalla bella località Pian di Giorgio, si elevano le pronunciate forme vulcaniche dei Monti Cimini.

Roccalvecce nella valle

La valle di Roccalvecce vista da Celleno Vecchio in una giornata nuvolosa di tardo-autunno.

L'Orco di San Lorenzo Vecchio

Situato a poca di stanza dalle rive del Lago di Bolsena, in una solitaria valletta, San Lorenzo Vecchio è uno dei siti archeologici meno conosciuti eppure più affascinanti della Tuscia. Di origine etrusca e poi divenuto municipium romano, il borgo – un tempo noto come San Lorenzo alle Grotte – nell’Alto Medioevo subì le scorrerie barbariche finendo assoggettato ai Longobardi e conservando a lungo, nei documenti storici, il toponimo di Castrum San Laurentii. Venne abbandonato nel Settecento per una grave epidemia di malaria e le sue pietre furono utilizzate per la costruzione di San Lorenzo Nuovo. In questo luogo si respira un’atmosfera cupa, malinconica mentre le grotte, così diverse (tombe, colombari, cantine, ecc…) e spesso bizzarre, ricche di oscuri cunicoli, danno un tocco di “inquietudine”. Uno degli scorci più suggestivi è quello in foto dove una caverna, scavata con una teoria di archi, conduce al cospetto di una specie di “Orco”, con lo sguardo feroce quanto disperato, che sfuma la sua espressione a seconda della posizione da cui lo si guardi. A molti istintivamente ricorda l’Orco del Parco dei Mostri di Bomarzo, ma, a differenza di quest’ultimo, non sappiamo la datazione, la fattura e la funzione di questa “scultura”.

Spazi bucolici fra Montefiascone e Viterbo

Spazi bucolici intorno alla Cassia fra Viterbo e Montefiascone, al limite delle nostre "Terre dei Sogni".

Un angolo di Vignanello

Un angolo suggestivo del centro storico di Vignanello, paese ubicato subito a sud della Teverina Viterbese, alle falde dei Cimini, e noto per lo splendido Castello Farnese con i suoi giardini all'italiana.

Un'antica villa tra Orte e Vasanello

Le verdi colline tra Orte e Vasanello - attraversate dalla Via Amerina - sono punteggiate da eleganti ville e casali storici, resti di torri e castelli.