sabato 3 dicembre 2022

L'Orco di San Lorenzo Vecchio

Situato a poca di stanza dalle rive del Lago di Bolsena, in una solitaria valletta, San Lorenzo Vecchio è uno dei siti archeologici meno conosciuti eppure più affascinanti della Tuscia. Di origine etrusca e poi divenuto municipium romano, il borgo – un tempo noto come San Lorenzo alle Grotte – nell’Alto Medioevo subì le scorrerie barbariche finendo assoggettato ai Longobardi e conservando a lungo, nei documenti storici, il toponimo di Castrum San Laurentii. Venne abbandonato nel Settecento per una grave epidemia di malaria e le sue pietre furono utilizzate per la costruzione di San Lorenzo Nuovo. In questo luogo si respira un’atmosfera cupa, malinconica mentre le grotte, così diverse (tombe, colombari, cantine, ecc…) e spesso bizzarre, ricche di oscuri cunicoli, danno un tocco di “inquietudine”. Uno degli scorci più suggestivi è quello in foto dove una caverna, scavata con una teoria di archi, conduce al cospetto di una specie di “Orco”, con lo sguardo feroce quanto disperato, che sfuma la sua espressione a seconda della posizione da cui lo si guardi. A molti istintivamente ricorda l’Orco del Parco dei Mostri di Bomarzo, ma, a differenza di quest’ultimo, non sappiamo la datazione, la fattura e la funzione di questa “scultura”.

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