martedì 31 maggio 2022

La Chiesa della Madonna dell'Acqua ad Allerona

Ai margini dell'abitato di Allerona, più in basso rispetto al borgo medievale, si trova una deliziosa chiesetta rurale nota come la Madonna dell'acqua. Risalente al Settecento e di forma ottagonale, venne costruita su una preesistente cappella mariana del XV secolo, accanto ad una fonte ritenuta miracolosa e che testimonia un antico culto delle acque. All'interno troviamo diverse opere d'arte, fra cui un dipinto quattrocentesco della Madonna con il Bambino.
 

EVENTO - "Laboratorio del pane e della pizza farcita al Bioforno Il Sambuco di Celleno + pranzo, piscina, passeggiata rurale!"



lunedì 30 maggio 2022

Il nostro "escursionismo esperienziale"

La nostra zona è un giacimento infinito di valori materiali e immateriali. Ci sono i monumenti sì, con la loro importanza, spesso descritta sui manuali - pensiamo solo al Duomo di Orvieto. Ci sono le cittadine d'arte e i "borghi-cartolina", come Civita di Bagnoregio, regno di "selfie" rapidi... C'è la cucina, che qui esprime il punto d'incontro fra la cucina laziale e romanesca, quella umbra e quella toscana, con piatti semplici ma che fanno impazzire i turisti di tutto il mondo. Ci sono quindi i prodotti locali, spesso tipici, e sempre di grande qualità, fra olio, vino, farine da grani antichi, ortaggi, formaggi e salumi, ecc.... 
Ma ci sono anche aspetti più "intellettuali" e meno "evidenti", come la bellezza del paesaggio che (laddove non celebrata dai film, dai media e dalla letteratura) va "spiegata" poiché non sempre è facile per tutti percepirla ed apprezzarla appieno; ci sono le antiche vie, come la Francigena, la Romea Germanica, la Cassia, la Traiana Nova, ecc..., immerse in ambienti bucolici, che normalmente non vengono visitate dal "turista medio"... Oppure i tanti gioielli archeologici e naturalistici persi nei boschi o in ombrose forre, pregni di fascino e mistero. Inoltre ci sono persone eccezionali, che si celano in vetusti castelli, vecchie ed appartate ville o semplici casolari di campagna... Senza dimenticare le erbe spontanee, che quando il tempo e la stagione lo consentono raccogliamo anche durante le stesse escursioni, e che ci ricordano come la natura sia un vero "supermercato" sotto i nostri occhi! Chi viene con noi sa bene che non è raro tornare a casa con un bel mazzo di asparagi o con una busta piena di cicoria di campo... 
Ecco: con le nostre escursioni e passeggiate cerchiamo di mettere insieme tutto questo, per offrire, ai nostri lettori che decidono di venirci a trovare di persona, un'esperienza "multisensoriale" e dai molteplici valori, un'immersione a 360° nel nostro territorio (che amiamo e che abbiamo sempre contribuito a difendere). Il tutto con un approccio "slow", lontano da spirito di competizione e da banali "sportivismi" e ancor più da una visione ludica e sfruttatrice dei luoghi... 
Infine ci siete voi, l'ingrediente magico. Nelle nostre gite si dimentica almeno per una giornata lo stress e le preoccupazioni quotidiane o quelle relative ad un momento storico particolarmente arduo. Una serena convivialità prevale e si scoprono persone meravigliose, nascono nuove amicizie, esprimiamo il meglio di noi stessi. Certe volte ci mettiamo "in cerchio" e condividiamo le nostre sensazioni ed emozioni. E' bello essere ascoltati e poter esprimere i propri pensieri, anche profondi, in un clima inclusivo!
Insomma, abbiamo trovato una ricetta ricca, nutriente e sana, per il corpo e per la mente. Seguiteci!

Da Lubriano a Civita di Bagnoregio lungo i selvaggi crinali dei calanchi (GALLERIA FOTOGRAFICA)

Escursione spettacolare e inedita, di media difficoltà, che conduce da Lubriano a Civita di Bagnoregio deviando per i selvaggi crinali dei calanchi. Si guada un torrente, si risale un vetusto bosco di castagni e si raggiunge il tracciato della medievale Via Romea Germanica. Con una camminata "aerea" ci si affaccia poi sui monumentali calanchi di Ponticelli e infine si entra a Civita attraverso il cosiddetto "Bucajone", antico tunnel etrusco. Il ritorno in discesa è brevissimo. Attenzione però al momento in cui si decide di andare! Il periodo migliore è senza ombra di dubbio la primavera, sia per la bellezza del paesaggio, ai suoi massimi in questa zona, sia per altri motivi, assai importanti: non fa troppo caldo come d'estate (allorquando i calanchi divengono un arido e polveroso "deserto"), le giornate non sono troppo corte come d'autunno e inizio inverno, l'argilla è sufficientemente solida e stabile.


Galleria fotografica

































EVENTO - "Da Lubriano a Civita di Bagnoregio lungo i selvaggi crinali dei calanchi"



Le colline della Francigena, fra Montefiascone e Monte Jugo

Ormai alle quote più basse il paesaggio diviene giorno dopo giorno più estivo e il grano inizia a indorarsi. Queste sono le bellissime (ma poco conosciute) colline che circondano la Via Francigena fra Montefiascone e Monte Jugo, lungo la tappa per Viterbo. 

La campagna di fine maggio a Botto

Il grano inizia ad indorarsi nella campagna orvietana: qui siamo nella località di Botto.
 

domenica 29 maggio 2022

L'Eremo di San Leonardo a Roccantica e i tesori nascosti del borgo (GALLERIA FOTOGRAFICA)

Facile escursione nel cuore della Sabina Tiberina con scarso dislivello fino al suggestivo Eremo di San Leonardo, di origine medievale così come il mulino sul Torrente Galantina. Al ritorno "urban trekking" guidato nel delizioso borgo di Roccantica, con magnifico panorama finale dalla Torre di Niccolò II, antecedente all'anno Mille, sui tetti in coppi del centro storico e sull'incantevole paesaggio sabina. Una gita che unisce natura e spiritualità, arte e storia, leggende e tradizioni.


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